Arrivano dall’Inps i dettagli per gli sgravi contributivi previsti dalla Legge di Bilancio per le neo mamme che rientrano dopo il periodo di maternità.

le linee guida operative per l’applicazione degli sgravi contributivi a carico delle lavoratrici che rientrano dal periodo di maternità. Con una specifica circolare, l’INPS sottolinea alcune questioni, e cioè:

  • le condizioni di spettanza dell’esonero
  • assetto e misura dell’esonero stesso
  • coordinamento con altre agevolazioni

Questo specifico esonero contributivo ha una durata complessiva pari a dodici mesi decorrenti dalla data del rientro della lavoratrice in azienda, e si sostanzia in una riduzione del 50% della contribuzione previdenziale dovuta dalla lavoratrice.

Non è assimilabile ad un incentivo all’assunzione e, quindi, ad un aiuto di Stato. Per questo motivo è cumulabile con gli sgravi contributivi previsti a legislazione vigente relativi alla contribuzione dovuta dal datore di lavoro, proprio perché riguarda la quota dei contributi a carico delle lavoratrici.

L’esonero contributivo riguarda tutti i rapporti di lavoro dipendente del settore privato, sia a tempo indeterminato che a tempo determinato, compresi i casi di:

– regime di part-time;
– apprendistato (di qualsiasi tipologia);
– lavoro domestico;
– lavoro intermittente.

Deve essere, comunque, il datore di lavoro a inoltrare all’Inps la richiesta per ottenere gli sgravi contributivi.

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